Il termine pop art, coniato da Leslie Fiedler e Reiner Banham verso la metê degli anni Cinquanta, venne usato tra il '55 e il '57 per indicare una corrente artistica che si stava formando negli Stati Uniti con un particolare interesse per il linguaggio di massa. Merito di Alloway quindi Å quello di aver formulato il termine pop in questa specifica accezione e di aver sottolineato il concetto di continuitê tra arte popolare e arte "ufficiale". La pop art Å nata in Inghilterra da un dibattito avviato durante i primi anni Cinquanta sulla comunicazione di massa e ha tra i suoi principali esponenti Richard Hamilton , Eduardo Paolozzi e Blake. Dalla fine degli anni Cinquanta si afferma soprattutto negli Stati Uniti e contribuisce a dare agli USA una posizione di primo piano nel campo dell'arte. La pop art si sviluppa in America in uno scenario urbano attraversato da messaggi pubblicitari onnipresenti e pervasivi che esprimono la fiducia in una economia prospera ed esaltano una civiltê fondata sul consumo e la comunicazione di massa. Gli oggetti della civiltê del benessere, della cultura di massa, del tempo libero, diventano protagonisti dei dipinti veri e propri come pure dei combine-paintings e degli assemblages, in una ipotesi di contaminazione tra arte e vita giê teorizzata da molte avanguardie. Le immagini pi¥ diffuse dalla pubblicitê e dai mass media , i fumetti, i prodotti dell'industria ma anche le immagini di personalitê politiche e di stars del mondo del cinema, assunte come simboli di uno speciale glamour, di una bellezza patinata che il mondo dello spettacolo aveva creato, vengono proposte come aspetti della contemporanea stagione socio-culturale e trattate con tecniche ed effetti di spaesamento e di straniamento che introducono il motivo dell'ironizzazione e della demistificazione. La presentazione delle opere di artisti pop alla sezione americana della Biennale di Venezia del 1964 sembrÿ segnare una svolta epocale nell'ambito della pittura.
Anche se molti indicano Robert Rauschenberg e Jasper Johns come gli iniziatori della pop art, oggi sembra pi¥ corretto considerarli , insieme a Jim Dine, come neo-dadaisti e distinguerli da Oldenburg, Wesselman, Rosenquist, Lichtenstein, Warhol, Indiana, Kienholz etc.